Che c’entrano i Beatles con la TAC?

Era il 6 giugno 1962, quando quattro sconosciuti ragazzi di Liverpool si presentarono per un’ audizione musicale negli studi discografici della EMI MUSIC ad Abbey Road ( Londra ). Parliamo dei Beatles, una rock band che non ha bisogno di presentazioni.

Ma cosa c’entrano con la nascita della Tomografia Assiale Computerizzata, conosciuta da tutti con il nome di TAC?

La scoperta dei Raggi X

Pochi anni prima Wilhelm Röntgen aveva ricevuto il premio Nobel per la fisica (1901), avendo scoperto i Raggi X, che presto sarebbero stati utilizzati in ogni ambito, soprattutto in quello medico.
Qui entra in gioco la EMI, il cui acronimo sta per: Electric and Musical Industries.
L’azienda oltre alla ben nota casa discografica, possedeva degli importanti laboratori di ricerca in campo elettronico e informatico, nei quali lavorava fin dal 1951 un ingegnere elettrico, che corrispondeva al nome di Godfrey Hounsfield.

Immagini al computer

Godfrey Hounsfield lavorò sui primi computer capaci di riconoscere immagini e parole stampate. Iniziò a domandarsi quali altri tipi di immagini si sarebbero potute riconoscere e analizzare con l’aiuto di computer sufficientemente potenti.
Qui la grande intuizione di collegare l’analisi computerizzata delle immagini con la radiografia, branca ormai consolidata della medicina moderna. L’idea era quella di realizzare, tramite computer, un’ immagine tridimensionale dell’oggetto da analizzare. Partendo da immagini radiografiche dei singoli strati di quell’oggetto, si sarebbero potute ottenere immagini di grande utilità diagnostica.

Quanto costa la ricerca

L’idea che prenderà il nome di TAC, per poter essere realizzata aveva bisogno di un’ultima risorsa… i soldi; ed è qui che entrano in gioco i nostri Beatles.

Furono i loro favolosi guadagni che permisero alla EMI di investire una quantità considerevole di denaro sul progetto di Hounsfield.
Lo stesso Paul McCartney decise di investirvi una parte considerevole del suo ingente patrimonio.

Il progetto ebbe così inizio. Nelle prime fasi ci volevano circa nove giorni per scattare tutte le immagini radiografiche, per non parlare delle ore di elaborazione al computer. Tempi improponibili per l’analisi diagnostica su persone ancora vive.

La prima TAC

Nonostante tutto nel 1971 la prima TAC per uso medico fu installata all’ Atkinson Morley’s Hospital di Londra, e nel 1972 la EMI annunciò la produzione degli scanner TAC, e nel 1979 Hounsfield fu il primo ingegnere della storia a ricevere il premio Nobel per la Medicina.

Questo a dimostrazione del fatto che non esistono ” arti ” che non possano essere collegate tra loro e che non possano influenzarsi a vicenda.
Magari se non fosse stato per la musica ora le cose potrebbero essere totalmente diverse.

La prossima volta che andate a farvi una TAC, andateci ascoltando Let it Be o Don’t Let Me Down, ricordandovi che è anche grazie ai Beatles che probabilmente scoprirete di non avere nulla di grave.

Fonte: liberopensiero

I contenuti di questo articolo sono pubblicati solo a scopo informativo, pertanto non sostituiscono il parere del medico.

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