Acufene, meglio noto come ronzio alle orecchie: cos’è e da cosa deriva
Cos’è e da cosa deriva l’acufene? L’acufene, anche detto tinnito, è il termine medico per indicare quel disturbo acustico caratterizzato da un suono acuto, come un ronzio o un fischio nelle orecchie, in assenza di una fonte sonora esterna. Per questo, i suoni dell’acufene sono talvolta noti come suoni fantasma.
Possono svilupparlo le persone di tutte le età, anche se è più diffuso tra gli anziani ed è comunemente dovuto a vasi sanguigni anomali dentro e intorno alle orecchie.
Classificazione dell’acufene
Si distinguono due tipi di acufene:
- quello oggettivo che deriva da un suono che si genere all’interno del corpo come il battito cardiaco o il flusso sanguigno ed è percepibile da altre persone oltre all’interessato;
- quello soggettivo che, invece, può essere percepito esclusivamente da noi, ed è anche quello più comune.
La condizione dell’acufene è valutata clinicamente su una scala dove varia da lieve a catastrofico in base agli effetti che esso comporta, come ad esempio l’interferenza con il sonno e con le normali attività quotidiane.
Da cosa deriva l’acufene
L’acufene è dovuto comunemente all’esposizione prolungata a suoni forti, perché provoca danni permanenti alle cellule della coclea, un organo dell’orecchio a forma di spirale. Falegnami, piloti, musicisti, operai, sono tra i soggetti più a rischio. Alle volte basta anche una singola esposizione a un improvviso rumore estremamente forte.
Tra le altre condizioni che possono provocare l’acufene ricordiamo:
- blocchi dell’orecchio a causa di un accumulo di cera, un’infezione all’orecchio o, raramente, un tumore benigno del nervo che ci consente di sentire il tinnito;
- i farmaci, in particolare l’aspirina, diversi tipi di antibiotici, antinfiammatori, sedativi e antidepressivi;
- l’invecchiamento, che può causare il deterioramento della coclea o di altre parti dell’orecchio;
- la malattia di Ménière, che colpisce la parte interna dell’orecchio;
- l’otosclerosi, una malattia che provoca irrigidimento delle piccole ossa nell’orecchio medio.
Altre condizioni mediche includono ipertensione, malattie cardiovascolari, problemi circolatori, anemia, allergie, malattie autoimmuni, problemi al collo o alla mascella.
L’acufene può peggiorare in alcune persone che bevono frequentemente alcolici o caffeina, fumano sigarette e mangiano determinati alimenti che ne favoriscono l’insorgenza.
Per ragioni non ancora del tutto chiare, anche lo stress e l’affaticamento potrebbero peggiorare la situazione.
Diagnosi dell’acufene
La diagnosi dell’acufene prevede innanzitutto una visita di controllo otorinolaringoiatrica con annesso esame audiometrico per capire le possibili cause ed escludere un problema otologico.
In seguito, il medico specialista, può prescrivere altri esami ed ulteriori accertamenti per verificare la presenza di altre patologie.
Come trattare l’acufene
L’acufene è un disturbo piuttosto complesso. Le sue origini rimangono spesso conosciute e variano da paziente a paziente . Questa sua eterogeneità lo rende una patologia difficile da trattare: attualmente, infatti, non esiste una terapia efficace che sia in grado di curarne tutti i tipi.
Inoltre, è molto difficile identificare quale tra i vari trattamenti proposti sia efficace e giusto per ogni paziente.
I pochi trattamenti validi a disposizione mirano perlopiù ad alleviare il fastidio che ne deriva, anche da un punto di vista psicologico, e dall’altro a cercare di agire sulle cause, quando si identificano, che lo hanno provocato.
AVVISO ALL’UTENTE
I contenuti di questo articolo sono pubblicati solo a scopo informativo, pertanto non sostituiscono il parere del medico.
Bibliografia
