Il primo sole di primavera: rischi e benefici

In città, in campagna, al mare: in primavera le occasioni per esporsi ai raggi solari non mancano, pioggia permettendo. Tradizionalmente è la scampagnata di Pasquetta il primo giorno per stare all’aperto, al sole. Tuttavia proprio in questo periodo dell’anno tendiamo a sottovalutare i potenziali effetti sul nostro organismo di una esposizione poco attenta: eritemi e insolazioni rendono necessario adottare adeguate precauzioni in ogni stagione.

I melanomi

Negli ultimi 40 anni si è verificato un aumento di diagnosi dei melanomi della pelle.  La responsabilità potrebbe essere della maggiore quantità dei raggi UV che filtra attraverso l’atmosfera a causa della minore barriera di ozono. Però, anche l’esposizione al sole eccessiva o poco accurata, potrebbe essere un’ulteriore causa.

I rischi del sole

Le regole di una corretta esposizione al sole sono importanti sempre e a qualsiasi età.
Gli effetti dell’esposizione eccessiva al sole possono essere permanenti e dannosi: parliamo di eritemi, reazioni fotoallergiche e fototossiche, ma anche di invecchiamento precoce della pelle, di danni provocati dai radicali liberi e di melanomi o altri tumori cutanei.
D’altra parte prendere il sole con moderazione e in modo attento offre effetti benefici indispensabili non solo al nostro corpo ma anche all’umore.

Benefici dei raggi solari

Il sole protegge da malattie come osteoporosi e rachitismo stimolando la sintesi di vitamina D grazie alla quale il calcio si fissa nelle ossa;

favorisce il miglioramento di alcune patologie cutanee, come la psoriasi e la dermatite atopica, grazie alla sua azione antibatterica;

stimola la circolazione e il metabolismo della pelle favorendo il ricambio cellulare.

Infine, aumenta la produzione di serotonina, un neurotrasmettitore che agisce sul controllo dell’umore funzionando da antidepressivo naturale.

Proteggere la pelle dai raggi solari

Cerchiamo di prendere solo il meglio del sole, seguendo le regole ben note, ma che raramente vengono rispettate, specialmente nelle stagioni più miti e nelle condizioni in cui il sole sembra meno aggressivo.

Le regole da rispettare sempre

Esporsi al sole in maniera lenta e graduale, evitando le ore centrali della giornata (dalle 12 alle 16) in cui i raggi sono particolarmente forti.

Proteggere sempre la pelle, anche quando la carnagione è olivastra o già abbronzata: per ogni fototipo cutaneo esiste un prodotto solare dal fattore di protezione adeguato, che va applicato anche quando il cielo è nuvoloso perché i raggi penetrano attraverso le nuvole.

Indossare una t-shirt nel corso delle prime esposizioni, specialmente se la pelle è particolarmente delicata e sensibile.

Cappelli e occhiali aiutano ad evitare spiacevoli insolazioni e danni agli occhi che, a differenza della pelle, sono privi di strutture protettive come la melanina e la cheratina.

Evitare le forme di abbronzatura artificiale che, sebbene aiutino a indurre un’abbronzatura senza scottature, aumentano il rischio di sviluppare tumori cutanei.

Una buona risposta al sole del nostro intero organismo è favorita da uno stile di vita sano e da un’alimentazione ricca di frutta e verdura: una bilanciata dieta primaverile a base di prodotti di stagione, che contengono preziose sostanze antiossidanti, è il primo passo per mettere il nostro corpo nelle condizioni migliori per affrontare i caldi raggi solari.

Fonte: F.A.B.

I contenuti di questo articolo sono pubblicati solo a scopo informativo, pertanto non sostituiscono il parere del medico.

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