La TC (o TAC) del torace è un eccellente strumento diagnostico, che svolge un ruolo significativo nell’identificare le complicanze e definire la prognosi della malattia da COVID-19.
Naturalmente il valore della TC nelle decisioni diagnostiche dipende da molteplici fattori come la disponibilità di tamponi molecolari, di dispositivi di protezione, di isolamento efficiente dei pazienti positivi, ma rimane il principale esame strumentale per valutare le possibili diagnosi alternative e i segni precoci di complicanze della malattia (sindrome da distress respiratorio acuto, embolia polmonare, scompenso cardiaco).
Coronavirus SARS-CoV-2
La COVID-19 è una malattia infettiva causata dal virus SARS-CoV-2. Il primo caso è stato riportato nel dicembre del 2019 a Wuhan, in Cina, da cui poi si è diffuso in tutto il mondo.
Le prime immagini del torace risalgono al gennaio del 2020 e mostrano un coinvolgimento di entrambi i polmoni con fini opacità diffuse, dette a vetro smerigliato, caratteristico anche di altre infezioni virali.
I Coronavirus sono virus a RNA che sfruttano delle proteine di superficie spike (S) per entrare all’interno delle cellule del nostro organismo. Queste proteine legano un enzima chiamato ACE2, molto presente nelle cellule del cavo orale, del naso e dei polmoni, ma espresso anche nei vasi sanguigni, nell’intestino, nel cuore, nella vescica e nel cervello.
Infezione e malattia COVID-19
L’infezione può presentarsi in maniera estremamente eterogenea, da casi asintomatici o con sintomi molto lievi fino a casi molto gravi con un interessamento dei polmoni e degli altri organi.
Più della metà dei pazienti testati con il test molecole RT-PCR è risultata asintomatica, con differenze nelle diverse fasce d’età: i bambini sono spesso asintomatici o con sintomi molto lievi, a differenza dei soggetti anziani o soggetti a rischio (affetti da diabete mellito, patologie polmonari, patologie cardiovascolari, patologie renali).
Le manifestazioni più comuni dell’infezione comprendono febbre, tosse secca, stanchezza e produzione di catarro. Altri sintomi comprendono mancanza di appetito, difficoltà respiratorie, dolori muscolari.
Un aspetto peculiare, presente in circa un terzo dei pazienti, è la perdita temporanea di olfatto e gusto. Altri sintomi meno frequenti sono mal di gola, diarrea, brividi, nausea, vomito e dolore addominale.
Ruolo della TC nella polmonite da COVID-19
La TC toracica senza mezzo di contrasto può rappresentare un valido strumento nella valutazione iniziale dei pazienti con polmonite da COVID-19.
Su questo non c’è ancora un accordo comune, ma la Fleischner Society, una società internazionale multidisciplinare per la Radiologia toracica, ha identificato tre scenari in cui questa metodica potrebbe essere utilizzata come strumento diagnostico primario:
- per i pazienti con caratteristiche respiratorie lievi coerenti con COVID-19, ma con fattori di rischio per la progressione della malattia;
- nel caso di pazienti con sintomi da moderati a gravi di COVID-19, indipendentemente dai risultati del test molecolare RT-PCR;
- per pazienti con sintomi da moderati a gravi, nel contesto di una prevalenza elevata a fronte di risorse limitate.
Ruolo della TC nelle complicanze della malattia da Covid-19
La malattia da COVID-19 rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo di trombosi venosa ed embolia polmonare, che può sommarsi ad altri fattori preesistenti nel paziente. La prevalenza complessiva di questa condizione nei pazienti COVID-19 varia infatti tra il 14% e il 30%.
L’angio-TC è una tecnica TC che utilizza mezzo di contrasto, ma è indicata nella diagnosi di embolia polmonare acuta.
Secondo una revisione della JACC (una rivista che tratta di malattie cardiovascolari), la TC può essere utile nei pazienti COVID-19 per la valutazione delle anomalie della perfusione polmonare, cioè dell’afflusso di sangue agli alveoli polmonari. Questa valutazione sarebbe valida non solo in acuto, ma anche nel monitoraggio del paziente per identificare precocemente le complicanze.
La TC avrebbe inoltre un ruolo di rilievo nella diagnosi differenziale del danno miocardico, che viene diagnosticato sulla base del rialzo nel sangue delle troponine cardiache, tuttavia l’interpretazione del dato durante il decorso di un’altra malattia risulta arduo in quanto possono aumentare anche in altre condizioni.
Pertanto, è spesso necessario ricorrere a un imaging cardiaco aggiuntivo per indirizzare la diagnosi e definire la terapia migliore.
Secondo le attuali raccomandazioni delle società di cardiologia la TC cardiaca deve comunque essere limitata ai pazienti ospedalizzati, in cui questo esame svolto in urgenza può fare la differenza nel salvare la vita al paziente.
Il ruolo della TC per la pandemia da Covid-19 al Centro Igea
Al Centro Igea Sant’Antimo è possibile eseguire gli esami diagnostici con Tc per la valutazione delle complicazionze e la definizione di un’eventuale prognosi dovuti alla malattia da Covid-19.
Il Gruppo Igea nelle sedi di Sant’Antimo e Grumo Nevano dispone delle tecnologie più avanzate per la diagnostica ed esegue tutte analisi di laboratorio necessarie.
AVVISO ALL’UTENTE
I contenuti di questo articolo sono pubblicati esclusivamente a scopo informativo, pertanto non possono sostituire in alcun modo il rapporto diretto Medico-Paziente e la valutazione dello Specialista.
Bibliografia
