La dispepsia: una malattia occidentale

La dispepsia (dal greco “dys”, difficile, e “pepsis”, digestione), vuol dire proprio cattiva digestione e che può comportare diverse condizioni, come:

  • Stanchezza
  • Sonnolenza
  • Pesantezza di stomaco
  • Flatulenza
  • Eruttazioni
  • Alitosi.

Si stima che circa il 30-40% degli italiani, e il 20% della popolazione mondiale, soffra di disturbi digestivi. La sua diffusione riguarda soprattutto i paesi industrializzati, a conferma di come sia un problema legato alle abitudini di vita e dietetiche tipiche del mondo occidentale.

Come diceva William Shakespeare, purtroppo:

Le cose dolci da gustare si dimostrano amare da digerire

Sintomi della dispepsia

I sintomi della dispepsia comprendono:

  • bruciori di stomaco;
  • alito cattivo;
  • eruttazioni;
  • senso di digestione lunga;
  • dolore alla parte alta dell’addome;
  • intolleranza a grassi, fritti, carne e uova.

Cause della dispepsia

Riguardo alle cause che sarebbero alla base della dispepsia vi sono varie soluzioni secondo cui possa derivare da:

  • uso, frequente o meno, di medicinali;
  • ulcera gastrica:
  • dieta squilibrata;
  • gastriti;
  • cefalea;
  • tosse;
  • difficoltà nella deglutizione;
  • infezione da Helicobacter pylori (un batterio che può comportare diversi disturbi).

Tra le altre cause abbiamo, la sedentarietà, il fumo, l’obesità e l’alcol, per cui, fare più attenzione alle proprie abitudini alimentari e condurre uno stile di vita più sano, può aiutare a prevenire o migliorare i problemi digestivi.

Se tolte tutte queste possibili cause le difficoltà digestive rimangono, probabilmente si potrebbe essere in presenza di dispepsia funzionale, ovvero, di una forma di malattia digestiva non legata a cause di tipo organico.

Diagnosi della dispepsia

La diagnosi della dispepsia avviene innanzitutto rivolgendosi ad un Medico che prescriverà alcuni esami di laboratorio, per escludere innanzitutto la presenza dell’Helicobacter pylori, o anche altri esami di tipo strumentale, come la gastroscopia per avere una diagnosi più precisa sul problema.

Come prevenire la cattiva digestione

Anche se il nostro corpo è, in teoria, in grado di digerire qualsiasi cibo ritenuto commestibile, quello della digestione rimane un processo piuttosto complesso.

Se mangiamo più volte durante la giornata, è proprio per rendere più facile la digestione. Concentrare tutto il cibo che noi ingeriamo nell’arco di 24 ore in un unico pasto, sarebbe controproducente.

Le pause e gli spuntini ci aiutano a recuperare le energie (la sola digestione necessita di circa il 15% del fabbisogno calorico quotidiano) e la concentrazione per affrontare lavoro, studio e altri impegni.

Inoltre, proprio per questo motivo il conteggio delle calorie è fondamentale per garantire una corretta digestione.

Ad esempio, per una persona di 75 kg, un singolo pasto non dovrebbe superare le 600-800 Kcal, per essere digerito senza difficoltà.

Per uno sportivo, invece, che si mantiene molto di più in movimento, rispettare questa cadenza potrebbe non essere così facile. In questo caso gli spuntini sarebbero l’unica soluzione per ridistribuire al meglio le calorie che assumiamo nel corso della giornata.

Se avete molta fame poco prima di iniziare un’attività fisica o mentale molto intensa, fatevi uno spuntino veloce, facilmente digeribile e non troppo calorico.

Da ciò ne deriva che la massima quantità di cibo ingeribile in un singolo pasto, va dunque calibrata anche in base agli impegni successivi all’assunzione del cibo.

È interessante notare come vengano utilizzate le calorie e non i grammi, per quantificare la quantità massima di cibo consumabile ad ogni pasto. Non a caso sono proprio gli alimenti con più calorie a causare i maggiori problemi digestivi.

Fonte: mypersonaltrainer

AVVISO ALL’UTENTE
Le informazioni fornite in questo articolo hanno natura generale e sono pubblicate a scopo puramente divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il parere del medico.

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