La sedazione cosciente, anche chiamata sedo-analgesia, è una tecnica che può essere utilizzata durante semplici procedure diagnostiche o chirurgiche: il paziente, al quale vengono somministrati dei farmaci ansiolitici e antidolorifici, si rilasserà completamente, pur restando perfettamente cosciente e senziente, ma sarà pervaso da una sensazione di leggerezza, tranquillità e benessere che gli permetterà di affrontare l’intervento con serenità, sentendo scomparire ansia e paura.
Nessun dolore
Durante la sedazione cosciente, il paziente non avvertirà alcun dolore ma soprattutto non ricorderà quasi nulla dell’intervento. A differenza dell’anestesia totale, la sedazione cosciente non implica la perdita dei riflessi protetti, cioè potrà mantenere la respirazione autonoma e rispondere agli stimoli fisici e ai comandi verbali.
Quando si può utilizzare la sedazione cosciente
La sedazione cosciente si utilizza per piccoli interventi chirurgici, che talvolta necessitano di anestesia locale e non di anestesia generale (come alcuni interventi odontoiatrici) e per alcuni tipi di esami strumentali (come, ad esempio, le endoscopie) che possono risultare fastidiosi o leggermente dolorosi.
Come viene eseguita
Prima della sedazione, il medico responsabile della procedura controlla la storia clinica e visita il paziente che deve essere sedato. Durante la sedazione, vengono costantemente monitorati i parametri vitali: frequenza cardiaca, pressione arteriosa, frequenza respiratoria, saturazione in ossigeno. Vengono inoltre controllati continuamente il livello di coscienza e la risposta agli stimoli del paziente.
Dopo l’esame
Terminato l’esame, il paziente dovrà riposare per circa 2 ore; quando sarà dimesso dovrà essere accompagnato da un familiare o un amico. Per le 24 ore successive dovrà astenersi dalla guida e dall’uso di macchinari e non dovrà impegnarsi in attività che richiedano un importante stato di attenzione e piena lucidità.
A chi è consigliata
Questa tecnica è utile, oltre che per i pazienti fobici od ansiosi, anche per i pazienti non collaboranti e/o con bisogni speciali (pazienti autistici, disabili, in tetraparesi spastica, ecc.), per i pazienti che devono essere sottoposti ad interventi chirurgici complessi e lunghi oppure per pazienti che semplicemente non vogliono subire alcun stress psico-fisico e vogliono il massimo comfort.
Chi non può sottoporsi a sedazione cosciente
In caso di difficoltà respiratorie, forti raffreddori, bronchiti croniche, potrebbe essere difficile praticare la sedazione. La sedazione cosciente è sconsigliata alle donne in stato di gravidanza. Fra le controindicazioni rientrano anche altre malattie gravi come broncopolmoniti acute, enfisema, sclerosi multipla, miastenia, ecc.
La sedazione cosciente è sicura
Le complicanze sono rare (circa 1 ogni 1000 pazienti) e legate essenzialmente agli effetti collaterali dei farmaci somministrati. I rischi potenziali possono essere la depressione respiratoria e le reazioni allergiche al farmaco. Per questo motivo è necessario affidarsi a centri diagnostici dotati di personale preparato in grado di valutare il paziente prima dell’intervento e di eseguire la tecnica in condizioni di sicurezza ed in ambienti adeguati.
I contenuti di questo articolo sono pubblicati solo a scopo informativo, pertanto non sostituiscono il parere del medico.