Le CAR-T per contrastare le malattie cardiache

Le CAR-T sono una forma innovativa di immunoterapia in campo onco-ematologico: utilizza le cellule dei pazienti per trattare alcuni tipi di tumori, ma, secondo una ricerca americana, può essere un’opzione di trattamento praticabile anche per le malattie cardiache.

La terapia è basata sui linfociti T, un particolare tipo di globuli bianchi responsabili della difesa del nostro organismo dalle malattie: dopo un prelievo di cellule dal sangue del paziente, vengono raccolti i suoi linfociti. Una volta in laboratorio, al loro interno viene introdotto il recettore CAR (Chimeric Antigen Receptor), che riconosce le cellule tumorali. In questo modo i CAR-T così ottenuti esprimono sulla propria superficie il recettore che individua l’antigene CD 19, una proteina caratteristica delle cellule del linfoma.

Car-T e malattie cardiache in una ricerca della Penn Medicine

Nell’ambito delle malattie cardiovascolari in uno studio unico nel suo genere, i ricercatori della Penn Medicine, in Pennsylvania, hanno utilizzato cellule T geneticamente modificate per colpire e rimuovere i fibroblasti attivati ​​che contribuiscono allo sviluppo della fibrosi cardiaca, un processo cicatrizzante che provoca la rigidità e una limitata funzione del cuore.

La fibrosi cardiaca è un fattore importante nella progressione di molte forme di malattie del cuore. Si sviluppa dopo un’infiammazione cronica o un danno cardiaco, quando i fibroblasti – le cellule che svolgono un ruolo importante nella struttura del miocardio, lo strato intermedio muscolare della parete del cuore – si attivano e iniziano a rimodellare il miocardio stesso attraverso la deposizione della matrice extracellulare.

L’approccio adottato in questa ricerca medica ha però permesso di ridurre significativamente la fibrosi e di ripristinare la funzione del cuore nei topi con malattie cardiache causate dall’ipertensione.

Si tratta di un esperimento che segna un significativo passo in avanti negli sforzi per trattare – e potenzialmente invertire – una condizione che accelera la progressione dell’insufficienza cardiaca.

Come ha affermato Haig Aghajanian, autore dello studio:

“Abbiamo visto enormi progressi nel trattamento di alcuni tumori attraverso l’uso di cellule T ingegnerizzate. I nostri risultati suggeriscono che questo approccio può estendersi oltre il cancro e servire come trattamento efficace per le malattie cardiache”

La ricerca ha dimostrato che la rimozione dei fibroblasti cardiaci attivati, ​​può ridurre la rigidità del cuore facilitando il rilassamento dei ventricoli.

La terapia con cellule CAR-T viene principalmente utilizzata per trattare i tumori del sangue, inclusi i tipi di linfoma e leucemia.

Come primo passo i ricercatori hanno lanciato un esperimento di dimostrazione del concetto genetico, usando topi in grado di esprimere un antigene sui fibroblasti cardiaci. I topi sono stati trattati con agenti per modellare la cardiopatia ipertensiva, una condizione associata all’ipertrofia ventricolare sinistra (ingrossamento o ispessimento delle pareti del cuore), disfunzione sistolica e diastolica (pompaggio del sangue dentro e fuori dal cuore) e fibrosi cardiaca diffusa.

Per colpire selettivamente le proteine che esprimono i fibroblasti cardiaci, il team ha trattato un gruppo di topi con cellule che esprimono un recettore delle cellule T.

A distanza di 4 settimane, infatti, il gruppo che era stato trattato con le cellule riprogettate, avevano una fibrosi cardiaca significativamente inferiore, mentre i topi nei gruppi di controllo, avevano ancora una fibrosi diffusa.

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Le informazioni fornite in questo articolo hanno natura generale e sono pubblicate a scopo puramente divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il parere del medico.

Bibliografia

Aghajanian H, Kimura T, Rurik JG, Hancock AS, Leibowitz MS, Li L, Scholler J, Monslow J, Lo A, Han W, Wang T, Bedi K, Morley MP, Linares Saldana RA, Bolar NA, McDaid K, Assenmacher CA, Smith CL, Wirth D, June CH, Margulies KB, Jain R, Puré E, Albelda SM, Epstein JA. Targeting cardiac fibrosis with engineered T cells. Nature. 2019 Sep;573(7774):430-433. doi: 10.1038/s41586-019-1546-z. Epub 2019 Sep 11. Erratum in: Nature. 2019 Dec;576(7785):E2. PMID: 31511695; PMCID: PMC6752964.

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