L’insufficienza cardiaca
L’insufficienza cardiaca, o scompenso cardiaco, si verifica quando il cuore non è più in grado di pompare il sangue come dovrebbe, non riuscendo così a garantire la giusta quantità di sangue in tutto l’organismo.
Alcune condizioni, come le arterie ristrette nel cuore (malattia coronarica) o l’ipertensione, gradualmente renderanno il cuore troppo debole o rigido per riempire e pompare in modo efficiente.
Cause dell’insufficienza cardiaca
L’insufficienza cardiaca, se non causata da difetti genetici, è spesso il risultato di una serie di problemi che colpiscono il cuore:
- ipertensione arteriosa;
- fibrillazione atriale: un’aritmia molto diffusa che ha origine in uno degli atri, le cavità superiori del muscolo cardiaco.
Nella fibrillazione atriale, il battito è così rapido e irregolare da stancare il cuore che è costretto a pompare il sangue troppo velocemente;
- aterosclerosi: le arterie che forniscono sangue al cuore si ostruiscono a causa dell’accumulo di sostanze grasse (colesterolo). Le conseguenze possono essere angina (dolore al torace causato dalla diminuzione del flusso sanguigno verso le cellule del cuore) o infarto;
- miocardite: un’infiammazione del muscolo cardiaco, comunemente causata da infezioni virali, batteriche o micotiche, che danneggia o distrugge le cellule muscolari delle sue pareti;
- cardiomiopatie: una serie di condizioni che fanno si che il muscolo cardiaco faccia fatica a pompare sangue.
Le Cardiomiopatie
Una delle cause più comuni di insufficenza cardiaca sono le cardiomiopatie. Ne esistono di tre tipi: dilatative, ipertrofiche e restrittive.
- Cardiomiopatia dilatativa: quelle dilatative sono molto comuni e si verificano quando il ventricolo sinistro si dilata eccessivamente e e non riesce più a pompare bene il sangue.
- Cardiomiopatia ipertrofica: quando, invece, le pareti del ventricolo sinistro si inspessiscono e, di conseguenza, la cavità cardiaca si riduce, si parla di cardiomiopatie ipertrofiche. In questo caso, il flusso sanguigno in uscita dal ventricolo sinistro può ridursi fino a formare una vera e propria ostruzione.
- Cardiomiopatia restrittiva: la forma meno comune di cardiomiopatia è quella restrittiva, in cui le pareti ventricolari si irrigidiscono perdendo elasticità, il cuore non riesce più a riempirsi correttamente e, di conseguenza, diminuisce la quantità di sangue pompata.
Trattamento dell’insufficienza cardiaca
Purtroppo non tutte le condizioni che portano all’insufficienza cardiaca possono essere invertite, ma esistono numerosi trattamenti che possono ridurre i sintomi rendendo il cuore più stabile e forte. I cambiamenti nello stile di vita, come lo sport, una giusta dieta, la gestione dello stress e la perdita di peso, possono aiutare molto.
La terapia di solito mira a controllare i sintomi il più a lungo possibile e a rallentare la progressione della condizione. I trattamenti più comuni includono:
- cambiamenti nello stile di vita;
- dispositivi impiantati nel petto che possono aiutare a controllare il ritmo cardiaco;
- chirurgia, come un’operazione di bypass, la sostituzione delle valvole o un trapianto di cuore.
Il trattamento sarà di solito necessario per tutta la vita.
La diagnostica al Centro Igea S. Antimo
Il Centro Igea è anche centro di cardiologia convenzionata. Nelle sedi di Sant’Antimo e Grumo Nevano dispone delle tecnologie più avanzate utili a raccogliere informazioni relative all’insufficienza cardiaca, come la radiografia al torace, l’elettrocardiogramma e l’ecocolordoppler.
Ulteriori accertamenti possono includere l’Angio tac coronarica e la Risonanza magnetica che consentono di valutare in modo molto preciso le alterazioni del muscolo cardiaco e valutarne l’entità.
AVVISO ALL’UTENTE
Le informazioni fornite in questo articolo hanno natura generale e sono pubblicate a scopo puramente divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il parere del medico.
