Quanti tipi di cistite conosci?

Quanti tipi di cistite conosci?

Sono milioni gli uomini, le donne (soprattutto) e i bambini ai quali viene diagnosticata la cistite, nota anche come irritazione della parete vescicale. I sintomi della malattia possono includere minzione dolorosa o frequente e dolore mentre la vescica si riempie.

Esistono diversi tipi di cistite che possono lasciare confusi i pazienti, poiché in alcuni casi i motivi non sono subito chiari.

Cistite infettiva o batterica

Nel caso della cistite infettiva o batterica potrebbe trattarsi di un’infezione batterica (E-coli), un’infezione virale (virus BK) o un’infezione fungina (Candida), che non sono dovute necessariamente ad una scarsa igiene personale, come molti ritengono erroneamente.

I pazienti sospettati di avere la cistite infettiva saranno sottoposti ad un test delle urine e a test di sensibilità agli antibiotici per determinare quale sarà il trattamento necessario. È importante agire in tempo perché le infezioni non trattate possono progredire fino ai reni, dove potrebbero diventare potenzialmente letali.

Cistite interstiziale

I pazienti con cistite interstiziale (CI) presentano tutti i sintomi di una infezione delle vie urinarie (IVU), ma non è causata né da batteri, né da virus.

Inizialmente si pensava che la CI fosse una disfunzione e/o una lesione della parete vescicale, ma ricerche recenti hanno scoperto che il 70% dei pazienti affetti presenta difetti nell’epitelio, lo strato protettivo interno della vescica, che la protegge dalle tossine contenute nell’urina.

In condizioni anomale l’epitelio non è in grado di svolgere il suo lavoro e per cui non riesce ad impedire che le sostanze tossiche irritino le pareti vescicali.

Cistite eosinofila

La cistite eosinofila (CE) è una malattia molto rara caratterizzata dall’accumulo di eosinofili (un tipo di globuli bianchi) nella vescica.

Gli eosinofili normalmente vivono nel flusso sanguigno in piccole quantità. Quando il corpo ne produce in quantità superiori lo fa in risposta ad allergie, condizioni della pelle, infezioni, malattie autoimmuni, alcuni tumori e disturbi del midollo osseo.

In alcuni casi, tuttavia, gli eosinofili si accumulano in vari organi (esofago, colon, stomaco e vescica) e tessuti dove possono causare lesioni e infiammazioni.

Cistite da ketamina

La Cistite da ketamina è stata documentata per la prima volta nel 2007, medici da tutto il mondo hanno riferito di aver trattato giovani tossicodipendenti che sembravano avere danni al tratto urinario (e non solo) potenzialmente irreversibili.

Le ricerche condotte dall’università di York hanno portato alla luce che la ketamina, una volta nelle urine, danneggia il rivestimento epiteliale della vescica, provocando la penetrazione dell’urina nei tessuti sottostanti, che ha come conseguenze un grave processo infiammatorio e un dolore molto intenso.

Cistite emorragica

Il sangue nelle urine potrebbe essere un sintomo da cistite emorragica. Questa può essere di natura infettiva o a derivare da altri fattori: è, infatti, spesso associata alle terapie per il cancro (radiazioni, chemioterapia), a esposizioni chimiche (coloranti, insetticidi e ketamina) o malattie autoimmuni (HIV).

Cistite follicolare

Nel caso della cistite follicolare è dovua alla presenza di piccoli noduli mucosi e marroni sulla parete della vescica, spesso situate in aree con profonda infiammazione. In alcuni casi il muco può diventare di colore viola o grigiastro. Potrebbero manifestarsi anche pus e ulcere.

Cistite da schistosomiasi

Comunemente presente in Africa, Medio Oriente e Caraibi, il parassita Schistosoma può infettare l’intero corpo umano, compreso il tratto genito-urinario (vescica, reni), provocando appunto la cistite da schistosomiasi.

L’infezione avviene tramite il contatto con l’acqua contaminata contenente la forma larvale del parassita. La larva si attaccherà alla pelle esposta e scaverà nei tessuti. Mentre il verme vive in vari vasi sanguigni, le uova rilasciate possono rimanere intrappolate nei tessuti del corpo dove provocano una risposta immunitaria grave e danni progressivi agli organi. Sono proprio le uova che attraversano la vescica e le pareti intestinali, causando infiammazione, ulcerazione, sviluppo di polipi e sanguinamento.

La diagnosi della cistite da schistosomiasi si basa proprio sull’identificazione delle uova nelle feci, nelle urine o nei campioni bioptici. Vi sono diversi test sierologici specifici per l’infezione, tuttavia non sono in grado di fornire informazioni sulla carica di questi parassiti parassiti.

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Le informazioni fornite in questo articolo hanno natura generale e sono pubblicate a scopo puramente divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il parere del medico.

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