Mal di schiena, quel dolore improvviso

Alzi la mano chi non ha mai sofferto di mal di schiena nella sua vita. Un dolore improvviso che blocca la zona lombare, o un indolenzimento progressivo che rende difficoltosi i movimenti sono infatti sintomi diffusi di problemi legati alla colonna vertebrale, o ai muscoli che la sorreggono.

Basta uno strappo, un colpo di freddo o uno sforzo eccessivo per far si che la schiena duole e spingere a farsi visitare dal medico di base o da uno specialista in ortopedia.

Descrivi il tuo mal di schiena

Intanto scopriamo come può essere descritto il mal di schiena sulla base della sintomatologia avvertita (è importante in fase di anamnesi, ovvero quando parliamo dei nostri disturbi durante le visite medico-specialistiche per poter ipotizzare una diagnosi):

  • indolenzimento muscolare;
  • dolore lancinante, trafittivo;
  • dolore che si irradia verso la gamba (una o entrambe);
  • dolore che peggiora quando ci si piega o si solleva la schiena, a riposo o camminando;
  • dolore che aumenta in posizione supina

In generale, quindi, ogniqualvolta il dolore che colpisce la nostra schiena, tutta o una sua parte, appare forte tanto da essere insopportabile, perduri nel tempo o insorga subdolamente per poi peggiorare creandoci problemi funzionali, dobbiamo farci controllare dal medico.

Visita immediata

La diagnosi per il dolore alla schiena non si può procrastinare e, anzi, sarebbe opportuno recarsi a visita immediata perché il mal di schiena potrebbe essere spia di una condizione medica grave.

Ad esempio:

  • se il mal di schiena è accompagnato da blocco intestinale o renale;
  • se è associato a febbre;
  • se è conseguenza di un trauma, incidente o lesione da caduta.

Ammortizzatori danneggiati

In genere, però all’origine del mal di schiena ci sono malattie o condizioni patologiche che possono interessare la complessa struttura muscoloscheletrica che la tiene su, considerando che la spina dorsale è fatta di 33-34 ossa dette vertebre, collegate tra di loro da cartilagini e separate da morbidi “dischi” polposi che fungono da ammortizzatori.

La spina dorsale

Una potente muscolatura attaccata alla colonna tramite robusti tendini e legamenti ne permette il movimento, mentre all’interno delle vertebre, che sono cave, si trova il midollo spinale, parte integrante del sistema nervoso centrale e collegato al cervello.

Ma quale tipo di mal di schiena?

In generale, secondo l’American College of Physicians sugli Annal of Internal Medicine, il mal di schiena può essere diviso in 3 gruppi:

  • acuto, cioè che dura da meno di 4 settimane
  • subacuto, tra le 4 e le 12 settimane
  • cronico, se dura da più di 3 mesi.

Come comportarsi

Ecco alcuni comportamenti da tenere per i diversi mal di schiena:

  • acuto: di solito si risolve da solo. Bisogna dunque preferire trattamenti non farmacologici come calore superficiale, massaggi, manipolazioni. Si può inoltre ricorrere a farmaci antiinfiammatori non steroidei. Altro farmaco cui ricorrere nel caso il dolore sia dovuto a una contrattura muscolare sono i miorilassanti;
  • cronico: bisognerebbe iniziare con trattamenti non farmacologici con esercizi e riabilitazione multidisciplinare, per correggere le cattive abitudini e migliorare la mobilità, e ricorrere a trattamenti che riducano lo stress, come tai chi, yoga, esercizi di rilassamento muscolare. Si possono poi provare le terapie laser e le manipolazioni spinali, il biofeedback elettromiografico e la terapia cognitivo-comportamentale;
  • subacuto: è una fase di transizione tra l’acuto e il cronico. Sì dunque a continuare con le terapie dell’acuto e nel frattempo iniziare a provare qualche terapia non farmacologica efficace per il cronico.

Fonte: doveecomemicuro.it

AVVISO ALL’UTENTE
Le informazioni fornite in questo articolo hanno natura generale e sono pubblicate a scopo puramente divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il parere del medico.

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