Quella vedova è una strega!

Nei racconti popolari e nelle favole, la strega viene di solito rappresentata come una vecchia gobba e storta. Questa è una rappresentazione molto fedele delle donne che, invecchiando, si accorciano e piegano la schiena.

La Gobba della Vedova

Nasce così la Gobba della Vedova, un termine che originariamente veniva usato per descrivere l’incurvarsi della schiena in signore anziane che avevano subìto fratture da compressione alla colonna vertebrale, e di conseguenza le vertebre deformate portavano la colonna a compensare attraverso la gobba.

Vertebre al collasso

Dopo i 60 anni, è abbastanza frequente che, nelle donne, la colonna vertebrale collassi: improvvisamente una vertebra si abbassa e si sposta provocando un forte dolore alla schiena. Lo schiacciamento può avvenire anche in seguito a gesti banali, starnutire, sollevare i sacchi della spesa, fare i lavori di casa. Il dolore, molto intenso, ha una durata limitata: quando la colonna si riassesta tutto torna alla normalità. O quasi: se c’è stato un primo crollo, aumentano notevolmente le possibilità che accada di nuovo.

Il frutto dell’Osteoporosi

La fragilità della colonna vertebrale si accentua con il passare degli anni, tanto che almeno la metà delle settantenni ne è affetta. Il problema all’origine si chiama “osteoporosi” ed è un fatto evolutivo normale che porta alla perdita di calcio dalle ossa quando si entra in menopausa: l’osso da spugnoso e poroso in gioventù, diventa rigido e fragile. Il Servizio Sanitario nazionale riconosce la patologia e aiuta con farmaci solo dopo che si è verificato un primo episodio di “rottura” dell’osso, episodio che quasi certamente è destinato a ripetersi. L’unica prevenzione possibile oggi è un’alimentazione molto ricca di calcio ( latte soprattutto e latticini in genere) quando si è ventenni, quando, cioè, si ha la maggior ricchezza ossea.

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Le informazioni fornite in questo articolo hanno natura generale e sono pubblicate a scopo puramente divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il parere del medico.

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