Fermentazione intestinale: una sbornia patologica

La Fermentazione intestinale rientra nella categoria di quelle malattie rare di cui non si parla mai e considerate davvero particolari, ma estremamente disagianti per chi ne è affetto.

Se ti è mai capitato di esagerare con gli alcolici, ti ricorderai la sensazione di nausea la mattina dopo. Ebbene, esistono alcuni sfortunati individui che soffrono di questa sensazione anche senza aver ingerito una sola goccia di alcool.

Cos’è

La fermentazione intestinale è una rara sindrome in cui lo stomaco di chi ne è affetto produce etanolo, cioè alcool etilico, dopo aver consumato cibi ricchi di carboidrati.

Insomma, questa rarissima condizione fa ubriacare se mangiamo cibi ricchi di zuccheri e amido come dolci, pasta, pane, pizza e molto altro ancora.

Quali sono le cause

La causa della fermentazione intestinale è dovuta alla presenza di colonie di lieviti (funghi) nel tratto intestinale, che una volta insediati si comportano esattamente come farebbero in un birrificio.

La malattia è così rara che talvolta è diagnosticata solo dopo molti anni. In alcuni casi i pazienti non vengono addirittura creduti da famigliari e medici, quando assicuravano di non toccare assolutamente alcol. si tratta di una condizione che potrebbe essere definita una vera e propria sbornia patologica!

Quali sono i sintomi

I sintomi della fermentazione intestinale sono:

  • Fatica cronica
  • Stordimento
  • Disorientamento
  • Sindrome dell’intestino irritabile.

Come gestire la sindome

Per gestire questa spiacevole sindrome è necessario cambiare la dieta, che deve essere povera di carboidrati. 

AVVISO ALL’UTENTE
I contenuti di questo articolo sono pubblicati esclusivamente a scopo informativo, pertanto non possono sostituire in alcun modo il rapporto diretto Medico-Paziente e la valutazione dello Specialista.

Bibliografia

Dimidi E, Cox SR, Rossi M, Whelan K. Fermented Foods: Definitions and Characteristics, Impact on the Gut Microbiota and Effects on Gastrointestinal Health and Disease. Nutrients. 2019;11(8):1806. Published 2019 Aug 5. doi:10.3390/nu11081806

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PREMIO BUONA SANITA' 2014