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Il Check-Up menopausa consiste nel dosaggio di alcuni ormoni su un campione ematico, in particolare serve a valutare i livelli di FSH (ormone follicolostimolante) associati a quelli di LH (ormone luteinizzante).

Questi ormoni, superiori alla norma nella fase di menopausa, forniscono un’indicazione indiretta sullo stato di attività dei follicoli ovarici.

La fluttuazione e il successivo calo di estrogeni e progesterone portano una serie di cambiamenti nell’organismo femminile che possono condizionare sia il benessere fisico che quello psichico: per questo motivo è utile verificare la concentrazione di questi ormoni nel sangue.

Insieme o successivamente a quest’esame, potrebbe essere utile effettuare anche degli esami per il controllo della tiroide.

Check-Up Menopausa, gli esami inclusi nel pacchetto

• Ormone Follicolo Stimolante (FSH)
• Ormone Luteinizzante (LH)
• Estradiolo
• Progesterone

Il Centro Igea a Sant’Antimo esegue il Check-Up Menopausa a una tariffa ridotta di € 30.

Perchè si eseguono questi esami

Ormone Follicolo Stimolante (FSH)

Si tratta di un prodotto dell’ipofisi, la ghiandola cerebrale che stimola l’ovaio a produrre ovociti, estrogeni e progesterone. Quando l’ovaio inizia a lavorare meno, perché diminuisce il numero dei follicoli che generano l’uovo, il livello di questo ormone sale.

Un livello di FSH che oscilla fra 10 e 30 mUI/ml, indica che l’ovaio inizia a faticare. La donna è ancora fertile, ma la possibilità di una gravidanza spontanea diventa più remota.

Un valore fra i 30 e i 40 mUI/ml segnala che la donna è prossima alla menopausa: la fertilità a questo stadio è compromessa e il corpo si sta preparando alla maturità.

Estradiolo

L’Estradiolo è il più importante ormone prodotto dalle ovaie e dalla placenta e la sua analisi è utile per stabilire se le ovaie funzionano in modo corretto.

Valori anormali di estradiolo, in particolare livelli molto bassi, si riscontrano nella menopausa, ma anche nell’anoressia nervosa, nella pubertà e, in generale, in assenza di ovulazione. Livelli piuttosto alti di estradiolo, invece, si riscontrano in corso di gravidanza perché è un ormone prodotto dalla placenta.

Valori considerati manifestazione di premenopausa sono fra 147 e 1468 pmol/l (40–400 pg/ml) e si riducono a meno di 73 pmol/l (20 pg/ml) dopo la menopausa.

Ormone Luteinizzante (LH)

Anche questa è una proteina prodotta dall’ipofisi (come l’FSH), sotto il controllo dell’ipotalamo.

I livelli di LH non sono stabili durante il ciclo e si innalzano quando il follicolo è pronto a rilasciare l’ovulo. Il compito dell’ormone luteinizzante è, infatti, far maturare il follicolo ovarico determinando l’ovulazione.

Con l’arrivo della menopausa l’LH aumenta gradualmente la sua concentrazione fino a stabilizzarsi su valori compresi fra 15 e 62 mIU/ml. Tuttavia i livelli si alzano in ritardo rispetto all’FSH per cui, in perimenopausa, ha un valore diagnostico limitato.

Progesterone

Si tratta di un ormone steroideo che permette, durante il ciclo, di valutare se l’ovulazione è avvenuta o no.

Questo fa ben comprendere quanto questo ormone sia legato a doppio nodo con la vita fertile. In effetti le sue funzioni principali sono quelle di preparazione dell’utero all’impianto embrionale e di regolazione delle funzioni sessuali secondarie durante il ciclo.

Quando si avvicina la menopausa i livelli di progesterone iniziano a scendere e le conseguenze si evidenziano immediatamente proprio sul ciclo mestruale: diventa irregolare, aumentano i fastidi premestruali, il mal di testa, la ritenzione idrica, gli sbalzi d’umore.

In menopausa i livelli di progesterone possono scendere al di sotto degli 0,15 – 0,80 ng/ml.

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