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L’ecografia cardiaca è disponibile all’X Ray Center, la sede Igea di Grumo Nevano. L’esame si esegue sia in convenzione con il SSN che in regime privato.

Che cos’è l’ecografia cardiaca

L’ecografia cardiaca o ecocardiogramma è un esame diagnostico che utilizza gli ultrasuoni per visualizzare, misurare e valutare la funzione delle varie strutture anatomiche del cuore (valvole, atri, ventricoli, grosse arterie come l’aorta o la polmonare).

I cardiologi ricorrono a questa indagine quando sospettano la presenza di una malattia cardiaca, come per esempio un danno del miocardio, uno stato d’insufficienza cardiaca, una valvulopatia o un difetto congenito del cuore.

L’ecocardiogramma è una procedura sicura e non invasiva perchè impiega gli ultrasuoni che, a differenza delle radiazioni, sono completamente innocui. Per questa ragione l’esame può essere eseguito senza nessuna controindicazione anche in gravidanza.

A cosa serve l’ecocardiogramma

L’esecuzione di un ecocardiogramma è utile quando, a seguito di una determinata sintomatologia, il Cardiologo sospetta la presenza di una malattia cardiaca. Nella fattispecie, un ecocardiogramma permette di individuare:

  • Un danno al miocardio (cioè il muscolo del cuore) provocato da un attacco di cuore (o infarto del miocardio). A seguito di un attacco di cuore, l’afflusso di sangue al miocardio è inferiore alle richieste e questo comporta la morte (o necrosi) dei tessuti maggiormente interessati dall’ischemia.
  • Uno stato di insufficienza cardiaca, cioè l’inefficacia del cuore a pompare adeguatamente sangue verso i vari organi e tessuti del corpo.
  • Difetti congeniti del cuore presenti fin dalla nascita.
  • Una valvulopatia, cioè qualsiasi alterazione funzionale o strutturale che interessa le valvole cardiache. Le valvole cardiache sono in tutto quattro e sono quegli elementi che, nel cuore, regolano il passaggio di sangue tra le varie cavità cardiache (ossia tra atri e ventricoli) e tra i ventricoli e i vasi che da questi dipartono.
  • Una cardiomiopatia, una condizione morbosa caratterizzata da alterazioni prima anatomiche e poi funzionali del miocardio, che comportano una riduzione dell’attività contrattile del cuore.
  • Un’endocardite, cioè un’infiammazione dell’endocardio (il rivestimento interno del miocardio) e delle valvole cardiache.

Chiaramente, l’individuazione delle suddette condizioni attraverso l’ecocardiogramma ha risvolti importanti in ambito terapeutico: la conoscenza della malattia cardiaca in atto consente di pianificare il trattamento più adeguato.

Tipi di ecografia cardiaca

Ci sono vari tipi di ecocardiogramma che vengono utilizzati in situazioni diverse o per diverse indicazioni cliniche.

Ecocardiogramma transtoracico: è il più comune e viene anche detto standard, si esegue in prossimità del torace del paziente attraverso il passaggio di una sonda ad ultrasuoni e serve per visualizzare il cuore e i principali vasi a partire da posizioni diversificate, ricavando così una completa visione della forma e della funzione cardiache.

Ecocardiogamma transesofageo: viene utilizzato quando il cardiologo necessita di immagini più precise rispetto a quelle ottenibili con il transtoracico o di analizzare l’aorta e le strutture posizionate nella parte posteriore del cuore. Si avvale di un endoscopio dotato di una sonda.

Ecocardiogramma sotto sforzo o da stress: è un esame analogo al transtoracico ma serve per valutare i cambiamenti che si verificano nel muscolo cardiaco durante uno sforzo fisico.

Ecocardiogramma color doppler transtoracico: l’aggiunta del doppler permette di valutare la direzione e la velocità con cui si muovono i globuli rossi (il flusso del sangue) nelle diverse sezioni del cuore per derivarne importanti indici di funzione del cuore in toto e delle sue valvole.

In questa pagina approfondiamo l’ecocardiogramma transtoracico standard.

Come si esegue l’ecocardiogramma transtoracico

In caso di ecocardiogramma transtoracico, il paziente viene fatto sdraiare sul lettino, quindi lo specialista applica sul torace degli appositi elettrodi e un gel ecografico, necessario ad eliminare l’aria e consentire una corretta trasmissione delle onde sonore.

Il cardiologo fa scorrere sul torace del soggetto un trasduttore che, collegato al monitor di un computer, muoverà nei punti di interesse, registrando le immagini corrispondenti.

L’ecografia cardiaca transtoracica non richiede nessuna preparazione specifica.

La durata dell’esame è di circa 30 minuti.

L’Ecografia cardiaca al Centro Igea

L’ecografia cardiaca è un esame disponibile presso l’X-Ray Center, la sede Igea di Grumo Nevano.

Codici per la prescrizione dell’esame

L’impegnativa del medico curante dovrà riportare la seguente dicitura:
88 721.001 – Ecografia cardiaca

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