elettrocardiogramma-ecg-Igea-Grumo-Nevano

L’elettrocardiogramma o ECG è disponibile all’X Ray Center, la sede Igea di Grumo Nevano.
Si esegue sia in convenzione con il SSN che in regime privato.

L’elettrocardiogramma è un esame diagnostico fondamentale che consente di rilevare la presenza di importanti condizioni patologiche cardiache.

Per tale ragione è solitamente il primo esame ad essere prescritto per valutare lo stato di salute del cuore e il suo funzionamento.

Generalmente l’ECG viene eseguito nel corso di una visita cardiologica come controllo di routine, ma può anche essere richiesto a soggetti che debbano svolgere un’attività sportiva.

L’osservazione del tracciato grafico che questo esame produce costituisce il modo più semplice per verificare se l’attività elettrica cardiaca sia fisiologica o se invece rispecchi una possibile patologia.

Che cos’è l’elettrocardiogramma – ECG

L’elettrocardiogramma consiste in una registrazione grafica dell’attività elettrica del cuore, ottenuta attraverso specifiche misurazioni effettuate con un apposito apparecchio detto elettrocardiografo.

Tale strumento, grazie alla presenza di elettrodi che vengono posti sul corpo del paziente, analizza i cambiamenti che avvengono durante la sistole (contrazione) e durante la diastole (rilasciamento) di atri e ventricoli cardiaci.

La registrazione dell’attività elettrica del cuore è eseguibile perchè i liquidi interstiziali del corpo umano sono capaci di condurre elettricità.

A cosa serve l’ECG

L’elettrocardiogramma permette di evidenziare svariate condizioni cardiache di tipo patologico, quali l’infarto del miocardio, lo scompenso cardiaco, l’angina pectoris, la presenza di aritmie, cardiopatie di tipo ischemico, disturbi di conduzione, così come alterazioni strutturali delle cavità cardiache (quali ipertrofia e cardiomiopatie).

Attraverso la lettura dell’elettrocardiogramma il cardiologo potrà poi controllare il funzionamento di pacemaker e defibrillatori cardioverter impiantabili, nei pazienti che siano per l’appunto portatori di dispositivi che servono a normalizzare il ritmo cardiaco, oltre che stimare i possibili effetti sul cuore di una serie di farmaci in grado di alterarne la conduzione elettrica e la frequenza.

L’esame può essere effettuato a riposo o sotto sforzo (Elettrocardiogramma da sforzo): nel primo caso permette di misurare il ritmo del cuore (quando si vuole valutare la presenza di possibili aritmie) e l’eventuale ingrandimento delle camere cardiache.

Nel secondo caso consente invece di identificare patologie cardiache latenti.

In alcune condizioni può poi rendersi utile eseguire un ECG dinamico secondo Holter delle 24 ore, che attraverso l’ausilio di un elettrocardiografo portatile prevede una registrazione prolungata, al fine di controllare la funzione cardiaca per un certo periodo di tempo, che solitamente è di 24-48 ore.

Come si esegue e quanto dura l’elettrocardiogramma

Nella pratica clinica l’elettrocardiogramma si esegue con il paziente in posizione supina e a torace scoperto: gli elettrodi vengono applicati su differenti punti della superficie corporea, in corrispondenza dei quali si evidenzierà un diverso potenziale come conseguenza del campo elettrico generato dall’attività cardiaca.

La posizione nella quale i fili elettrici vengono collocati rappresenta quella che viene chiamata una “derivazione”, le cui principali caratteristiche sono l’orientamento nello spazio e la polarità.

Grazie al posizionamento degli elettrodi ai due lati opposti del cuore si registreranno le variazioni di potenziale prodotte dalla corrente, che verranno elaborate dall’elettrocardiografo e mostrate sotto forma di un tracciato grafico.

L’ECG è totalmente indolore, l’esame ha una durata di pochi minuti.

Quando effettuare un ECG

Dopo i 40 anni di età è consigliabile sottoporsi all’esame ogni due anni; dopo i 50 almeno una volta l’anno, anche in assenza di specifici disturbi cardiocircolatori. 

La frequenza con cui ripetere l’elettrocardiogramma è legata al risultato del test stesso e alla presenza di eventuali patologie concomitanti.

Preparazione all’elettrocardiogramma

L’ECG non necessita di una specifica preparazione.

Nel caso in cui il paziente sia un uomo con un torace eccezionalmente villoso, si procederà alla rasatura della zona interessata per evitare che gli elettrodi possano andare incontro a un distacco.

Come vestirsi per eseguire un ECG

Per sottoporsi a un elettrocardiogramma è utile indossare abiti comodi, in particolar modo qualora sia previsto che l’esame venga eseguito anche sotto sforzo.

Risultati dell’elettrocardiogramma

I risultati dell’elettrocardiogramma saranno valutati sulla base del confronto con il tracciato di un soggetto cardiologicamente sano: in ogni derivazione il grafico rileverà una serie di onde, positive e negative, intervallate da segmenti in cui la penna è sulla linea isoelettrica (indicativa del fatto che in quel dato momento non vi sia attività elettrica).

L’intero processo evidenzierà 5 caratteristiche onde, definite P, Q, R, S e T.

Interpretazione dell'Elettrocardiogramma
Interpretazione dell’Elettrocardiogramma

L’onda P rappresenta l’onda di depolarizzazione (e contrazione) degli atri cardiaci, di durata media pari a 0,08 secondi, relativa all’attivazione atriale.

Il complesso QRS corrisponde invece alla depolarizzazione (e contrazione) dei ventricoli, con durata di 0,12 secondi. Durante la contrazione dei ventricoli gli atri si rilassano, ovvero si ripolarizzano.

L’onda T evidenzia infine il rilassamento, e dunque la ripolarizzazione, dei ventricoli, seguita da un tratto orizzontale che finisce in corrispondenza di una nuova onda P e di conseguenza di un nuovo ciclo di depolarizzazione e ripolarizzazione atriale e ventricolare.

L’intervallo Q-T ha una durata correlata alla frequenza cardiaca (per una frequenza di 70 bpm, ad esempio, è di circa 0,36 sec.).

L’intervallo R-R corrisponde a quello che viene chiamato ciclo cardiaco. Attraverso la lettura dell’elettrocardiogramma il cardiologo potrà individuare la presenza di specifiche alterazioni del ritmo cardiaco.

Rischi dell’elettrocardiogramma – ECG

L’esecuzione dell’elettrocardiogramma non prevede rischi, trattandosi di un esame non invasivo, indolore e sicuro.

Nel momento in cui gli elettrodi vengono rimossi potranno soltanto determinarsi piccole zone di arrossamento, corrispondenti ai punti di applicazione degli elettrodi stessi.

L’elettrocardiogramma nel portatore di pacemaker

Eseguire un elettrocardiogramma se si è portatori di un pacemaker, ovvero di un dispositivo impiantato chirurgicamente per la regolarizzazione delle aritmie cardiache, è possibile e per di più necessario.

Il tracciato di un paziente portatore di pacemaker sarà caratterizzato dalla presenza di specifiche e rapide deflessioni positive (dette “spike”) sul grafico, che nei dispositivi di prima generazione risultavano piuttosto evidenti, ma che nei più moderni modelli evidenziano spike decisamente più ridotte.

L’Elettrocardiogramma – ECG al Centro Igea

L’elettrocardiogramma è un esame disponibile presso l’X-Ray Center, la sede Igea di Grumo Nevano.

Codici per la prescrizione dell’esame

L’impegnativa del medico curante dovrà riportare la seguente dicitura:
89 520.001 – Elettrocardiogramma

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