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La Risonanza Magnetica con Mezzo di Contrasto Epatospecifico è l’esame che dà le migliori risposte in caso di lesioni focali del fegato, specialmente quando non riconoscibili chiaramente attraverso l’ecografia dell’addome superiore o la Tac addome con mdc.

Il Centro Igea a Sant’Antimo esegue la RM con Mezzo di Contrasto Epatospecifico in convenzione con il SSN.

Cos’è la Risonanza Magnetica con MDC Epatospecifico

Questo tipo di risonanza utilizza un Mezzo di Contrasto Epatospecifico, cioè, specifico per l’individuazione e la caratterizzazione delle lesioni epatiche (del fegato), per studiarne la vascolarizzazione e distinguere il tessuto sano da quello malato.

Le lesioni del fegato

Il fegato, a causa del suo ruolo centrale nell’organismo, della sua ricca vascolarizzazione e per le sue caratteristiche di filtro della circolazione ematica, può essere sede di molteplici tipi di lesioni focali benigne e maligne. Per lesioni focali si intendono delle alterazioni del normale tessuto, dei processi patologici localizzati e circoscritti che non si diffondono all’intero organo, ma si limitano ad aree ben localizzate facendo però sentire la loro azione dannosa su tutto l’organismo. Sono lesioni focali, ad esempio, i focolai infettivi, i noduli, i granulomi, gli ematomi, gli ascessi, le cisti, i tumori, le metastasi.

Le lesioni benigne rappresentano la maggioranza delle lesioni focali epatiche ma distinguere le lesioni benigne da quelle maligne non è semplice.

Come si effettua la Risonanza Magnetica al fegato

Prima di eseguire l’esame, l’infermiere predispone un accesso venoso sul braccio del paziente per iniettare il Mezzo di Contrasto Epatospecifico attraverso un catetere.

Una volta iniettato, l’MDC è pronto per effettuare la sua funzione diagnostica nel giro di pochi minuti.

Il paziente si sdraia su un lettino che entra nel tubo della macchina per la Risonanza Magnetica. Per la buona riuscita dell’esame è necessario che il paziente rimanga immobile, infatti lo studio del fegato prevede, inizialmente, l’acquisizioni di una serie di immagini senza contrasto, che consentono di delineare le componenti tissutali della lesione, integrato dalle acquisizioni dopo somministrazione di MDC per via endovenosa.

Cos’è il Mezzo di Contrasto Epatospecifico

Il Mezzo di Contrasto Epatospecifico, utilizzato durante le procedure diagnostiche di Risonanza Magnetica, è il MultiHance, un preparato che contiene gadolinio, un metallo appartenente alla famiglia delle terre rare che migliora l’accuratezza delle immagini del fegato durante le procedure diagnostiche di risonanza magnetica e aiuta il medico ad identificare le anomalie presenti nel fegato.

Il Mezzo di Contrasto, pochi minuti dopo l’esame, viene eliminato dal corpo attraverso le cellule epatiche e di seguito, attraverso i reni: ecco perché, prima di fare la Risonanza Magnetica con Contrasto, vengono richiesti gli esami di funzionalità renale.

Per la maggioranza dei pazienti, la tolleranza a questo MDC è molto alta e quindi può essere impiegato anche quando la funzione epatica non è ottimale.

Questo MDC ha quindi una precisa applicazione nello studio della patologia epatica ed in particolare nella diagnosi di lesioni scoperte e non caratterizzate da precedenti indagini, quali Ecografia o TC , nella sorveglianza del Paziente con epatopatia cronica o del Paziente oncologico a rischio di un impegno secondario epatico.

Ad oggi, infatti, l’unico avverso riconducibile al gadolinio, è una patologia molto rara chiamata fibrosi sistemica nefrogenica (NSF) che si verifica in un piccolo numero di pazienti con insufficienza renale.

Quanto dura la RM con MDC Epatospecifico

La durata di questa tipologia di Risonanza Magnetica può variare soprattutto in relazione al quesito clinico e alle eventuali indicazioni del radiologo che, dopo aver visionato le prime sequenze di immagini, ne stabilisce la durata. Generalmente può oscillare tra i 60 e 120 minuti.

Seguendo il continuo progredire delle tecniche di diagnostica per immagini, Igea S. Antimo ha introdotto apparecchiature sempre più sofisticate e nuovi mezzi di contrasto, ottenendo risultati diagnostici di altissima precisione.

Effetti collaterali della RM con MDC Epatospecifico

La Risonanza Magnetica con Mezzo di Contrasto Epatospecifico è una procedura sicura per la maggior parte delle persone. In qualche raro caso, però, può avere effetti avversi, specialmente di natura allergica, sui pazienti. Per questo motivo deve essere effettuata solo all’interno di strutture ospedaliere o di strutture cliniche dotate di apparecchiature e personale medico in grado di fronteggiare qualsiasi possibili reazione avversa.

Controindicazioni alla Risonanza Magnetica

La Risonanza Magnetica non è consigliabile a soggetti portatori di:

  • Pacemaker;
  • Neurostimolatori;
  • Pompe inserite nel corpo per il rilascio di chemioterapici in ambito oncologico;
  • Elementi metallici dotati di magnetismo

Come per qualsiasi Risonanza Magnetica, non è ammesso indossare dei metalli, in quanto il campo magnetico nella macchina potrebbe attrarlo.

Quindi è necessario rimuovere:

  • Apparecchi acustici;
  • Dentiere;
  • Monete;
  • Cellulare;
  • Chiavi;
  • Reggiseno con ferretto;
  • Orologio;
  • Parrucca.

Controindicazioni al Mezzo di Contrasto

L’uso del Mezzo di Contrasto è sempre sconsigliato:

  • ai pazienti affetti da insufficienza renale grave o cronica;
  • che hanno subito un trapianto di fegato;
  • in presenza di insufficienza renale grave o anomalie nei risultati del test della creatinina;
  • in presenza di insufficienza epatica grave;
  • in presenza di un’allergia al mezzo di contrasto necessario allo svolgimento dell’esame.

La risonanza magnetica con contrasto è controindicata in gravidanza e allattamento, tranne in casi particolari accertati in cui sia più rischiosa l’astensione rispetto all’esecuzione.

Quando l’esame è indispensabile, sarà necessario interrompere l’allattamento per un periodo di 24 ore dopo la somministrazione di MultiHance. Si potrà eventualmente raccogliere e conservare il latte per somministrarlo al bambino nelle 24 ore successive all’esecuzione dell’esame, evitando così che il Mezzo di Contrasto venga trasmesso al bambino attraverso il latte materno.

Al di là di queste situazioni, la risonanza magnetica è una metodica sicura che può essere applicata a qualsiasi soggetto.

Dopo la RM al fegato

Salvo diversa indicazione medica, dopo aver sostenuto una Risonanza Magnetica al Fegato è possibile poter riprendere la normale routine quotidiana, assumere cibo e farmaci, quando richiesto, come di consueto.

La RM con MDC Epatospecifico al Centro Igea a Napoli

La Risonanza Magnetica con Mezzo di Contrasto Epatospecifico è disponibile presso le sedi del Gruppo Igea, il Centro Igea a Sant’Antimo e l’X-Ray Center a Grumo Nevano.

Preparazione alla RM con MDC Epatospecifico

Prima di effettuare la RM con Mezzo di Contrasto Epatospecifico sarà necessario seguire una procedura di preparazione all’esame e, nel caso in cui sia previsto il Mezzo di Contrasto, alcuni prelievi ematici.

Inoltre, i pazienti allergici, dovranno praticare una terapia desensibilizzante preventiva.

Tutte le informazioni e le indicazioni da seguire saranno comunque fornite al paziente in fase di prenotazione dal nostro Personale addetto.

Scarica i moduli informativi per la preparazione alla RM con MDC Epatospecifico

Modulo informativo per la preparazione alla RM con Mezzo di Contrasto Epatospecifico

Esami richiesti per l’esecuzione di TC o RMN con mezzo di contrasto

Terapia desensibilizzante per pazienti allergici da praticare prima dell’esame

Codici per la prescrizione dell’esame

L’impegnativa del medico curante dovrà riportare le seguenti diciture:

88953.001 – Angio RM addome superiore
88952.001 – RM addome superiore con e senza MDC

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