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La TAC corporea a bassa dose di radiazioni (Whole Body Low Dose CT) è in grado di garantire prestazioni diagnostiche di livello superiore rispetto alla radiografia su pazienti che presentano una gammopatia monoclonale, una forma relativamente benigna di discrasia plasmacellulare, ovvero un disordine delle cellule plasmatiche che in alcuni casi può determinare lo sviluppo del Mieloma Multiplo.

Per decenni, il principale strumento di imaging nei pazienti affetti da questa patologia era la semplice radiografia. Oggi la TC è stata inclusa come esame di elezione nella valutazione dei pazienti affetti da Mieloma Multiplo, sia per la diagnosi che per la stadiazione della malattia.

Poichè il Mieloma Multiplo colpisce il midollo osseo, assottigliando ed erodendo le ossa, l’esame consente di individuare le lesioni osteolitiche non identificabili con la RX tradizionale con un tempo di scansione rapido e immagini ad alta risoluzione.

La Whole Body Low Dose CT è in grado di garantire prestazioni diagnostiche eccellenti nella rilevazione di lesioni ossee, fratture da compressione vertebrale, fratture costali e reperti extrascheletrici rispetto alla radiografia convenzionale, con un dosaggio di radiazioni simile.

Cosa sono le Discrasie plasmacellulari

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Le Discrasie plasmacellulari sono il risultato della moltiplicazione e dell’accumulo nel midollo osseo, di una cellula plasmatica anomala.

La proliferazione di questi elementi cellulari determinerà un’alterata produzione di immunoglobuline, che si potrà ritrovare nel siero o anche nelle urine.

Le Discrasie plasmacellulari possono variare da condizioni asintomatiche, stabili (Gammopatie monoclonali di incerto significato) a neoplasie (come ad esempio il Mieloma Multiplo).

Cos’è il Mieloma Multiplo

Il Mieloma Multiplo è un tumore che si forma in un tipo di globuli bianchi chiamati plasmacellule e inizia quasi sempre come una condizione chiamata gammopatia monoclonale di significato indeterminato (Mgus).

L’incidenza sulla popolazione di questo tumore del sangue è di 2/4 casi su 100.000. L’età media alla diagnosi è di circa 65 anni e colpisce maggiormente i maschi con un rapporto di 1,6 uomini per ogni donna.

Il Mieloma Multiplo provoca l’accumulo di cellule cancerose nel midollo osseo, dove distruggono e sostituiscono le cellule ematiche sane. Invece di produrre utili anticorpi, le cellule tumorali producono proteine ​​anomale che possono causare diverse complicazioni.

Le plasmacellule aiutano a combattere le infezioni producendo anticorpi che riconoscono e attaccano i germi patogeni nell’organismo.

Il Mieloma Multiplo insorge generalmente in età avanzata e rende le ossa fragili e soggette a fratture, osteoporosi e schiacciamento delle vertebre.

Sintomi del Mieloma Multiplo

Segni e sintomi del Mieloma Multiplo possono differire notevolmente da paziente a paziente, poiché diversi organi possono essere coinvolti.

Il principale sintomo è il dolore osseo, specialmente alla colonna vertebrale o al torace.

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Il dolore è causato dalle plasmacellule tumorali, che stimolano la distruzione dell’osso e ne impediscono la riparazione. La struttura ossea diventa più fragile e le ossa possono fratturarsi anche senza traumi. Inoltre, in diversi punti dello scheletro compaiono delle lesioni litiche dovute al riassorbimento progressivo delle trabecole ossee.

Altri sintomi del Mieloma Multiplo, possono includere:

Confusione mentale (provocata dalle grandi quantità di calcio rilasciate nel sangue a seguito della distruzione dell’osso e aumento della viscosità del sangue, che, bloccando la circolazione verso il cuore o il cervello, può causare infarto o ictus).

Stitichezza e disidratazione (dovute alla rottura dell’equilibrio tra gli elettroliti, a causa dell’eccesso di calcio).

Anemia e affaticamento (causati dal malfunzionamento del midollo osseo, con una riduzione significativa di globuli rossi e di globuli bianchi, con compromissione del sistema immunitario e aumentato rischio di infezioni).

Insufficienza renale o Proteinuria di Bence Jones (dovuta all’accumulo nel midollo osseo e nel sangue di una proteina anomala di piccole dimensioni, gammopatia monoclonale, che può interferire con la capacità dei reni di filtrare i rifiuti del sangue o superare il filtro renale e accumularsi nelle urine.

Cause e fattori di rischio del Mieloma Multiplo

I fattori che possono aumentare il rischio di mieloma multiplo includono:

Età crescente. Il rischio di mieloma multiplo aumenta con l’età, con la maggior parte delle persone diagnosticate oltre i 60 anni.
Sesso maschile. Gli uomini hanno maggiori probabilità di sviluppare la malattia rispetto alle donne.
Storia familiare di Mieloma Multiplo. Se un fratello, una sorella o un genitore hanno un mieloma multiplo, il rischio aumenta.
Storia personale di una gammopatia monoclonale di significato indeterminato (Mgus).

TAC corporea a bassa dose di radiazioni per la diagnosi

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La diagnosi del mieloma multiplo viene effettuata con l’esame emocromocitometrico, l’elettroforesi delle proteine del siero e delle urine seguita da immunofissazione; immunoglobuline quantitative; catene leggere libere sieriche, l’esame bioptico del midollo osseo e lo studio radiografico in toto dello scheletro (WBLDCT).

La presenza di lesioni ossee litiche è considerata uno dei criteri per definire se la malattia richiede un trattamento, anche in assenza di sintomi clinici. Di conseguenza, l’imaging svolge un ruolo importante nella stadiazione e nel follow-up della malattia, nonché per il trattamento iniziale dei pazienti con Mieloma Multiplo.

Da Igea S. Antimo, la valutazione dei risultati scheletrici si basa sui criteri dell’International Myeloma Working Group (IMWG).

Come si esegue la TAC corporea a bassa dose di radiazioni

Per effettuare la Tac, il paziente viene fatto accomodare su un lettino, generalmente in posizione supina. Successivamente, il lettino in cui si trova il paziente viene fatto scivolare all’interno di un tunnel aperto a forma di semicerchio. Durante l’esame, il tubo radiogeno, che emette i raggi X, ruota attorno al paziente raccogliendo immagini estremamente dettagliate dello scheletro. Durante la Tac, il tecnico si posiziona davanti al monitor di un computer al cui interno è installato un apposito software che trasforma le immagini in 3D.

Controindicazioni ed effetti collaterali della WBLDCT

Questa tipologia di Tac è un esame sicuro e poco invasivo che non necessita di mezzo di contrasto, non comporta effetti collaterali e consente di ritornare alle proprie attività subito dopo averlo eseguito. Anche la dose di radiazioni somministrata è di poco superiore a una normale radiografia.

Le controindicazioni sono le stesse di qualunque esame che utilizza raggi X, quindi, sulle pazienti in età fertile va eseguito solo dopo aver escluso la gravidanza.

Quanto dura una TC dello scheletro a bassa dose di radiazioni

Sebbene siano diverse le variabili che possono influire sulla durata di una Tac, in genere l’esame si completa in pochi minuti.

WBLDCT. TC dello scheletro a bassa dose di radiazioni al Centro Igea

La Whole Body Low Dose CT è disponibile presso il Centro Igea a Sant’Antimo con valutazione dei risultati scheletrici basata sui criteri dell’International Myeloma Working Group (IMWG).

L’apparecchiatura del Centro Igea S.Antimo

Il Gruppo Igea, sin dalla sua nascita, ha messo a disposizione dell’équipe medica le tecnologie più avanzate in ambito diagnostico radiologico.

Per eseguire la Whole Body Low Dose CT utilizziamo l’innovativa Aquilion One 640 slice, prodotta da Toshiba Medical System, una delle TAC più avanzate al mondo.

Il numero delle slice, 640, indica quanti strati e sezioni di dettaglio dell’organo è possibile visualizzare e analizzare singolarmente e tridimensionalmente.

Le preziose caratteristiche tecniche di questa apparecchiatura garantiscono la massima qualità degli esami e il massimo comfort al paziente in un ambiente spazioso e rilassante.

Questa tecnologia consente: un’estrema precisione nell’acquisizione delle immaginimaggiori informazioni diagnostichedose di raggi X minima e tempi di scansione ultrarapidi.

Preparazione alla TC dello scheletro a bassa dose di radiazioni

Questo esame specialistico non prevede mezzo di contrasto e non ha bisogno di nessuna preparazione. Sarà utile esibire tutta la documentazione in possesso relativa a precedenti visite ed esami.

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Fonti

Numerosi studi pubblicati in Letteratura internazionale* hanno dimostrato che la WHOLE BODY LOW DOSE CT mostra una netta superiorità rispetto alle radiografie convenzionali, con una dose di radiazioni comparabile, nel rilevamento di lesioni ossee, fratture scheletriche, compressioni vertebrali e reperti extrascheletrici, con conseguente up-downstaging nel 24% dei pazienti, secondo i criteri dell’International Myeloma Working Group (IMWG).

* Oncol Lett. 2017 Apr;13(4):2490-2494. doi: 10.3892/ol.2017.5723. Epub 2017 Feb 13.  Whole-body low-dose computed tomography in multiple myeloma staging: Superior diagnostic performance in the detection of bone lesions, vertebral  compression fractures, rib fractures and extraskeletal findings compared to radiography with similar radiation exposure.  Lambert L, Ourednicek P, Meckova Z, Gavelli G, Straub J, Spicka I.

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